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domenica 18 novembre 2012

FIGURACCIA DEL PSG , CHE PERDE COL RENNES IN 9 UOMINI


Il Psg crolla senza Ibra
Colpaccio del Rennes in 9

PARIGI, 17 novembre 2012

Impresa dei bretoni che passano 2-1 al Parc des Princes nonostante le espulsioni del portiere Costil (al 25') e di Makoun (al 52'). La squadra di Ancelotti senza lo svedese squalificato al secondo k.o. nelle ultime tre gare

Festa Rennes dopo il gol di Ferét. Afp
Festa Rennes dopo il gol di Ferét. Afp
E dire che a lamentarsi degli arbitri era il Psg, penalizzato dalle recenti espulsioni di Ibrahimovic e Sakho, troppo severe per i gusti di Ancelotti e Leonardo che negli ultimi giorni avevano fatto salire la tensione, sottolineando la tendenza a penalizzare i parigini. Critiche valse ad allenatore e direttore sportivo la convocazione davanti alla commissione etica federale. Insomma, una vigilia infuocata che ha probabilmente negato serenità a una partita abbordabile per il Psg, trasformandola in una fiera del paradosso visto che alla fine i tre punti sono andati al Rennes, ridotto in nove per due espulsioni inevitabili. Ma con un rigore netto negato al Psg sull’1-2.
Gazzetta TV
PRAGMATICO — Rigore che avrebbe reso giustizia al corso di una gara diventata nel finale un assedio esasperato di un Psg costretto a buttarsi in avanti per evitare almeno la figuraccia e un passo falso scomodo ai fini della classifica. Visto anche che il Rennes dal 6’ del secondo tempo è rimasto in nove. Ma con il risultato già a favore, e meritato, grazie a un primo tempo pragmatico. Con il primo gol, spettacolare, firmato al 13’ da Alessandrini, al volo da fuori area. E il raddoppio, al 34’, di Feret su punizione dal limite, favorita da un muro mal posizionato da Sirigu a scoprire il primo palo. Due gol che hanno reso vano il momentaneo pareggio di Nené, al 21’, con un pallonetto su Costil, servito in profondità da Pastore. Rete che sembrava certificare la superiorità del Psg che al 25’ si è trovato con un giocatore in più in campo per l’espulsione di Costil, entrato duro su Menez lanciato a rete da Pastore.
Gazzetta TV
TIRO A SEGNO — Espulsione che ha mandato su tutte le furie l’allenatore del Rennes, il corso Antonetti, che venerdì aveva evocato lo spettro di un match condizionato da scelte arbitrali a suo sfavore, vista la strategia “da veri italiani”, leggi polemici, al limite dell’imbroglio, di Ancelotti e Leo. Dichiarazione totalmente fuori luogo, anche se al 6’ della ripresa, appunto, Makoun ha raccolto un secondo giallo, severo, lasciando la squadra bretone in nove. La partita così è diventata un tiro al segno, neutralizzato dal secondo portiere Ndyaie che ha parato tutto. Ma che dire del rigore netto non fischiato dall’arbitro Fautrel per il pallone bloccato con il braccio in area da Boye?

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