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domenica 11 novembre 2012

INTERVISTA A ANDY MURRAY




ANDY MURRAY: “NON HO PAURA DI VINCERE”

Andy Murray liquida Tsonga 6-2 7-6 e mette in cascina la sua qualificazione alla semifinale. Il secondo posto nel girone gli proporrà molto probabilmete la sfida contro Roger Federer, ma lo scozzese resta ottimista

sabato, 10 novembre 2012 
Londra (Inghilterra) - E’ durata di fatto 30 minuti l’ultima partita del round robin del Master per Andy Murray (nella foto in alto, di Roberto Zanettin), che necessitava di un solo set per garantirsi il passaggio del turno come secondo nel girone. Lo scozzese è entrato subito concentrato e volitivo, esprimendo un gioco di pressione e ricco di soluzioni vincenti. Tsonga ha potuto ben poco, perdendo il servizio in avvio e colando a picco sul 4-0. Le buone trame di gioco del padrone di casa diventano così decisive, chiundendo agevolmente il primo set sul 6-2 che lo spedisce dritto dritto in semifinale, anche se Murray chiede addirittura conferma al giudice di sedia: “Non ero sicurissimo che mi bastava un set, –afferma lo scozzese a fine match - e al cambio di campo ho chiesto confera al giudice di sedia per essere più tranquillo.  In campo non ci ho pensato molto, restando concentrato sin dalle prime battute. Di solito scendo sempre in campo per vincere la partita fino in fondo, e ho cercato di farlo anche stavolta.”  Con la qualificazione in tasca e davanti ad un avversario di fatto già in vacanza, Murray ha lasciato giocare un pò di più il  transalpino e il secondo set ha regalato qualche emozione in più a chi ha pagato il biglietto, con un buon tiè-break. Andy ha provato a chiuderla in fretta scappando sul 4-2, ma il controbreak di Tsonga si è trasformato nel viatico verso il gioco decisivo, vinto poi dallo scozzese per 7 punti a 3. 
Murray esce soddisfatto dal campo, anche se in sala stampa gli fanno ricordare che adesso per vincere il Master molto probabilmente dovrà superare Federer e poi Djokovic, con cui ha perso gia nel girone, ma lui non si preoccupa: “Non è certo una novità incontrare loro nelle fasi finali di un grande torneo. Da anni ormai ci scontriamo ovunque, anche con Rafa, su tutti le superfici con risultati spesso diversi. E’ successo tante volte e la cosa non mi fa certo paura. So benissimo le enormi difficolta che ci sono in sfide del genere ,d’altro canto è un Master, ma so che posso farcela” Il suo prossimo avversario in semifinale sara quasi sicuramente Federer, uno che negli ultimi due anni ha perso solo una partita al coperto Roger ama queste condizioni, gioca sempre benissimo e con un livello di tennis eccellente. I numeri parlano per lui con un record davvero invidiabile. Con lui in passato ho giocato alcune partite al coperto, e ricordo sempre la sua ottima attitudine. Roger comunque è un fenomeno e non è certo questione di superficie o di tetto, visto che ha vinto più di tutti e in qualsiasi campo del mondo, forse solo sulla terra ha vinto meno, ma unicamente per la presenza di Rafa Nadal.  Non manca in tal senso una domanda anche su Novak Djokovic, che secondo Ivan Ljubicic rende invece molto meglio outdoor che al coperto. Più che dall’ambiente interno credo dipenda molto dalla superficie. Novak ha vinto tanto outdoor è vero, ma messo nelle condizioni migliori al coperto torna a giocare benissimo. Non so dove posso esprimermi meglio contro di lui, forse l’erba, visto le buone partite fatte a Wimbledon contro di lui.
Prima di lasciare la sata stampa gli viene chiesto se guarderà la partita domani tra Del PotroFederer e per chi farà il tifo: “Non penso di guardarla -dice – visto che a quell’ora sarò ad allenarmi. Credo possa essere una partita divertente e forse non così scontata. I due si sono sfidati di recente nella finale di Basilea, con Del Potro molto bravo a rovinare la festa ai tifosi di Federer, vedremo cosa accadrà.



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