PESCARA-JUVENTUS 1-69' Vidal (J), 22', 45' e 53' Quagliarella (J), 25' Cascione (P), 30' Asamoah (J), 38' Giovinco (J)

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Resta il dubbio fortissimo che la sconfitta contro l'Inter abbia avuto un effetto placebo tale da consentire l'immediata reazione in Champions contro il Nordsjaelland e la ripresa interrotta proprio dai nerazzurri in campionato. E' accaduto così che la Juventus è stata capace di demolire un Pescara apparso vittima sacrificale della capolista, se non negli intenti della vigilia, sicuramente nei primi 45' di gara. Cinque gol, tutte perle di primissima bellezza, hanno accompagnato un avvio di partita scoppiettante e non solo per i petardi lanciati dagli spalti dagli entusiasti tifosi pescaresi. Vidal, Quagliarella, Asamoah, Giovinco ancora Quagliarella. Nel mezzo la rete di Cascione che aveva per pochi minuti riacceso le flebili speranze degli adriatici. Il Pescara non è stato affatto rinunciatario, ha colpito un palo con Quintero, ma ha subito la netta differenza tecnica rispetto a una squadra che è sembrata affamata ed arrabbiata. E quando a inizio ripresa in molti si aspettavano che la Juventus allentasse il suo furore agonistico ancora Quagliarella, in rovesciata, è andato in rete per una tripletta che lo lancia a quota cinque gol in otto partite di campionato: una media straordinaria.

Non è un caso che abbiano segnato 3 su 4 giocatori andati in rete in Champions League, sintomo che la continuità degli uomini chiave dei bianconeri è il punto di forza di una squadra che ha saputo trarre dalla sconfitta linfa vitale per riproporsi in grande spolvero. All'appello è mancato soltanto Marchisio abile con un gesto tecnico sontuoso a sventare sulla linea di porta una delle poche offensive del Pescara. Dispiace, per Conte e per i tifosi bianconeri, l'ammonizione di Pirlo che, diffidato, sarà costretto a saltare la sfida contro la Lazio, altro match chiave nella lotta per lo scudetto.

Tuttavia se dal doppio impegno di questa settimana l'ambiente bianconero si aspettava risposte queste ci sono state e sono sembrate piuttosto incoraggianti. Dieci gol segnati in quattro giorni (anche se non contro formazioni irresistibili) restano comunque un biglietto da visita che può far paura ai prossimi avversari: Lazio, Chelsea e Milan sono avvisate.