IL PROFESSIONISTA DEL BETTING

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domenica 11 novembre 2012

NBA , RISULTATI DEL 11 NOVEMBRE


San Antonio resiste a Portland
Boston ok, Houston riparte

NEW YORK (Stati Uniti), 11 novembre 2012

Gli Spurs vincono la sesta gara su sette domando i Blazers nel finale. I Celtics passano a Milwaukee. i Rockets ritrovano un buon Harden e lasciano ancora senza vittorie Detroit. Ok Indiana e Utah, primo successo di sempre per Charlotte su Dallas

James Harden in palleggio contro la difesa di Detroit. UsPresswire
James Harden in palleggio contro la difesa di Detroit. UsPresswire
Soffre fino alla fine San Antonio, che però grazie alla panchina esce indenne da Portland per la sesta vittoria in sette gare. Boston si impone a Milwaukee, Houston e Indiana tornano al successo dopo tre sconfitte lasciando ancora senza successi Detroit e Washington. Charlotte al supplementare ottiene la sua prima gioia di sempre contro Dallas, i lunghi di Utah giganteggiano su Phoenix.
Houston Rockets-Detroit Pistons 96-82 (tabellino)
Di nuovo in marcia. Con una spallata mortifera tra terzo e ultimo quarto e tutti i giocatori a referto, Houston (3 vinte-3 perse) ritrova il successo dopo tre k.o. di fila e condanna Detroit (0-7) alla peggior partenza della sua storia. Il trascinatore dei Rockets, privi di coach McHale (in Minnesota per motivi personali, al suo posto in panchina Kelvin Sampson), torna ad essere James Harden, che con 10 punti nel terzo periodo contribuisce ad aprire il parziale di 20-1 che fa dilatare il vantaggio dei padroni di casa da 60-56 a 80-57 con 6’18” da giocare. Ma la guardia barbuta non è l’unica arma dei Rockets: Asik ci mette 14 punti, il suo massimo in carriera; la panchina, ancora trascinata da Morris (terza gara con almeno 10 punti), vince 45-27 il confronto con quella dei Pistons, che incassano anche un pesante 44-28 in area. Detroit regge fino a metà primo quarto (avanti 15-12), poi Houston scappa fino a 43-27 a 4’03” dal riposo, dove però gli ospiti arrivano sotto di 6 (con entrambe le due squadre che tirano sotto il 40% dal campo). I Pistons restano agganciati fino a 5’28” dalla terza sirena, poi Harden, impreciso nel primo tempo (3/10) apre il devastante parziale che i punti della panchina dei Rockets e l’1/15 dal campo con cui Detroit inaugura l’ultimo periodo contribuiscono a rendere decisivo. 
Houston: Harden 20 (4/8 da due, 2/6 da tre, 6/7 tiri liberi), Asik 14, Morris 12. Rimbalzi: Asik 8, Morris 8. Assist: Lin 8. 
Detroit: Knight 16 (4/6, 2/4, 2/2 tl), Prince 13, Monroe 12. Rimbalzi: Monroe 11. Assist: Knight 7.

Gazzetta TV
Milwaukee Bucks-Boston Celtics 92-96 (tabellino
Cambia marcia nel finale Boston (3-3), per strappare a Milwaukee (3-2) la terza vittoria nelle ultime 4 gare. I Celtics tengono gli avversari al 39,8% dal campo ma mettono le mani sul successo solo negli ultimi 3’17”, in cui Garnett con 8 punti e Green confezionano prima il sorpasso e poi tengono avanti gli ospiti. I Bucks chiudono con 5 giocatori in doppia cifra e Monta Ellis che fa la voce grossa con la sua miglior gara stagionale, ma pagano l’1/11 dal campo di Jennings. Meglio i padroni di casa nel primo tempo, con Boston che sparacchia col 35% dal campo e finisce sotto 40-30 a 3’17” dalla sirena, dove però arriva sotto 42-39. Pierce e Terry (in quintetto al posto di Lee) lanciano i Celtics sul 51-44 in avvio di ripresa, ma MIlwaukee si riprende il vantaggio grazie allo scatenato Ellis e inizia gli ultimi 12’ da 68-64. La guardia dei Bucks e Pierce mantengono l’equilibrio fino alla volata finale, ma con i padroni di casa avanti 83-82 Garnett piazza 4 punti di fila per aprire il 6-0 che consente a Boston il sorpasso definitivo. Esulta anche Rondo: 30ª gara di fila con almeno 10 assist a referto, è la terza striscia più lunga della storia (Magic Johnson arrivò a 46 gare). 
Milwaukee: Ellis 32 (10/20, 1/4, 9/10 tl), Dalembert 14, Daniels 12. Rimbalzi: Sanders 12. Assist: Ellis 8. 
Boston: Pierce 25 (5/11, 3/7, 6/8 tl), Garnett 18, Terry 15. Rimbalzi: Pierce 9. Assist: Rondo 10.
Gary Neal congratulato da Duncan e Jackson. UsPresswire
Gary Neal congratulato da Duncan e Jackson. UsPresswire
Portland Trail Blazers-San Antonio Spurs 109-112 (tabellino
Brivido finale. Con tre tiri dalla lunetta a bersaglio negli ultimi 13”, San Antonio (6-1) completa la rimonta su Portland (2-4) centrando la seconda vittoria consecutiva. Gli Spurs tirano col 57,1% dal campo e trovano il massimo di punti in carriera da Gary Neal, la guardia 28enne faro di una panchina che produce 63 punti contro i 4 di Portland. Ma i Blazers, al terzo k.o. consecutivo, accarezzano a lungo il sogno di fare lo sgambetto agli immortali di coach Gregg Popovich, privo per l’occasione dell’influenzato Tony Parker. Trascinati da Batum, i padroni di casa toccano il +10 (26-16) nel primo quarto, si fanno riprendere sulla sirena (26-26) e poi allungano nuovamente nel secondo periodo, andando al riposo avanti 52-43. Portland allunga fino a 59-45 a 9’43” dalla terza sirena, ma Duncan tiene a galla gli Spurs, che iniziano il periodo conclusivo con un parziale di 14-0 con cui volano sul 87-79. Neal si scatena (15 punti nel periodo) ma non basta per la fuga definitiva, perché i Blazers credono nel ribaltone e agganciano la parità sul 109 con 40” da giocare grazie a una tripla di Batum. Ginobili dalla lunetta mette due mattoncini per la vittoria Spurs a 12” dalla fine, Batum e Pavlovic sbagliano il tiro che terrebbe in partita Portland e Jackson con 4” da giocare cementa la vittoria di San Antonio. 
Portland: Batum 33 (6/11, 5/7, 6/6 tl), Aldridge 29, Lillard 20. Rimbalzi: Hickson 14. Assist: Aldridge 7. 
San Antonio: Neal 27 (9/13, 2/3, 3/4 tl), Duncan 22, Ginobili 17. Rimbalzi: Duncan 9. Assist: Mills 4, Ginobili 4.
Monta Ellis difende sul tiro di Paul Pierce. Ap
Monta Ellis difende sul tiro di Paul Pierce. Ap
Charlotte Bobcats-Dallas Mavericks 101-97 d.t.s. (tabellino
La prima volta di Charlotte. Al 17° tentativo i Bobcats (2-3) riescono a piegare Dallas (4-3), che mai avevano battuto nella loro storia e che condannano alla seconda sconfitta consecutiva. L’eroe di serata è Kemba Walker, trascinatore da 26 punti, 8 recuperi, 7 assist e 6 rimbalzi, ben aiutato dal rookie Kidd-Gilchrist (prima doppia doppia in carriera). Ma sono i Cats come squadra a girare alla grande, con Dallas tenuta al 41%, demolita 53-43 a rimbalzo con 18 recuperi e 6 stoppate. I padroni di casa volano sul 17-4 in poco più di 4’ ma Dallas ribalta la situazione, scappando con le triple nel secondo quarto (4/4, due ciascuno per Carter e Mayo) e arrivando al riposo avanti 55-44, con i Cats che trovano punti solo da Walker e Kidd-Gilchrist. Collison prolunga a +15 in avvio di ripresa e Charlotte prova a limitare i danni, riuscendo a rientrare in partita con Sessions e il rookie. Dallas però è avanti 91-87 con 26” da giocare, ma Sessions a 2”8 dalla sirena trova in penetrazione il canestro del supplementare. I Mavs sono mosci nei 5’ extra, i Cats hanno voglia di scrivere la loro storia e con un parziale di 8-2 imbastiscono la fuga decisiva. “Questa squadra ha un sacco da imparare su come si vince - commenta amaro Rick Carlisle, coach di Dallas -. Questa sconfitta ci serva di lezione”. 
Charlotte: Walker 26 (10/20, 0/2, 6/8 tl), Kidd-Gilchrist 25, Sessions 12. Rimbalzi: Mullens 14. Assist: Walker 7. 
Dallas: Mayo 22 (4/9, 2/3, 8/8 tl), Carter 19, Collison 14. Rimbalzi: Wright 8. Assist: Collison 6.

Gazzetta TV
Indiana Pacers-Washington Wizards 89-85 (tabellino
È Paul George l’uomo che restituisce a Indiana la vittoria perduta. L’esterno 22enne infila la sua miglior serata in termini di punti e percentuale dal campo, aiutando i Pacers (3-4) a battere Washington (0-5) ottenendo il primo successo dopo 3 k.o. La sfida tra i due peggiori attacchi dell’Nba (e nessuna delle due squadre riesce a tirare sopra il 45% dal campo) si decide ad inizio ultimo quarto, quando Indiana piazza un parziale di 12-2 che ribalta il 75-70 Washington in un 82-77 Pacers con 6’06” da giocare. I Wizards con Beal e Okafor riescono a ricucire fino a -2 (87-85) a 36” dalla sirena, ma George dalla lunetta tiene al sicuro Indiana. Washington resta una delle due squadre (l’altra è Detroit) a non aver ancora vinto nel 2012-13: “Abbiamo tutto quello che ci serve per riuscirci - commenta il 19enne rookie di Washington Bradley Beal, alla miglior gara stagionale al tiro -. Ora si tratta di mettere insieme i pezzi. Perdiamo ancora troppi palloni”. 
Indiana: George 20 (6/7, 2/5, 2/2 tl), Green 15, Stephenson 12. Rimbalzi: Hibbert 12. Assist: Hill 5. 
Washington: Okafor 17 (8/18, 1/2 tl), Beal 17 (3/8, 3/3, 2/3), Price 12. Rimbalzi: Okafor 8. Assist: Price 14

Gazzetta TV
Utah Jazz-Phoenix Suns 94-81(tabellino
Casa dolce casa. Utah (3-4) fa valere il fattore EnergySolutions Arena e resiste al tentativo di rimonta di Phoenix (3-4) centrando la terza vittoria su tre a Salt Lake City. Contro i Suns, che pure sono riusciti a rendere viva nell’ultimo quarto una partita in cui sono stati sotto di 22 punti, la differenza l’hanno fatta i lunghi dei Jazz: i titolari Al Jefferson (miglior gara stagionale) e Paul Millsap hanno prodotto 45 punti e 27 rimbalzi in due; le riserve Derrick Favors e Enes Kanter. hanno aggiunto 16 punti e 8 rimbalzi Utah ha distrutto Phoenix 52-37 sotto i tabelloni e 52-36 in area, rimanendo avanti dall’inizio alla fine e tenendo i Suns al 36,8% dal campo. Con Tinsley in regia (nessun punto ma 14 assist) al posto dell’infortunato Mo Williams, Utah scappa subito con i punti dei suoi lunghi e a inizio secondo quarto è già avanti 35-19. Phoenix prova a ricucire con Dudley (48-43 a 57” dal riposo), ma i Jazz ripartono di potenza e a 2’12” dalla terza sirena toccano il 77-55. Phoenix però si inventa un 19-2 concedendo un solo canestro ai padroni di casa in oltre 7’ e con Beasley torna sul 79-74 con 5’24” da giocare. Millsap e Jefferson però rimettono in marcia Utah segnano 12 dei 15 punti con cui i Jazz mettono la vittoria in cassaforte. 
Utah: Jefferson 27 (12/20, 3/4 tl), Hayward 18, Millsap 18. Rimbalzi: Jefferson 14. Assist: Tinsley 14. 
Phoenix: Scola 21 (7/19, 7/7 tl), Dudley 16, Dragic 13. Rimbalzi: Scola 11. Assist: Dragic 6.

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