IL PROFESSIONISTA DEL BETTING

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giovedì 22 novembre 2012

RISULTATI NBA DEL 22 NOVEMBRE


D'Antoni prima volta k.o.
Clippers stop in Oklahoma

New York, 22 novembre 2012

I Lakers dopo tre vittorie cadono a Sacramento, gli Spurs scatenati si mangiano i Celtics. Washington ancora a secco: vince Atlanta all'overtime, come Miami. Ok Cleveland, Phoenix e Orlando. New York cade al fotofinish a Dallas, Golden State prosegue con Brooklyn il momento d'oro

Mike D'Antoni ha avuto da ridire con gli arbitri. Ap
Mike D'Antoni ha avuto da ridire con gli arbitri. Ap
Prima sconfitta a Sacramento per i nuovi Lakers di Mike D'Antoni, dopo tre vittorie consecutive. Nello scontro al vertice a Ovest, all'overtime Oklahoma City interrompe a sei la striscia vincente dei Clippers, mentre nell'altro big match di giornata gli Spurs affondano il coltello nella difesa stranamente soft dei Celtics. Sfuma col giallo finale contro Atlanta il primo successo stagionale di Washington, al supplementare come il successo col fiatone di Miami su Milwaukee e quello di Indiana su New Orleans con un George in versione Reggie Miller. Ripartono Cleveland, Phoenix e Orlando. New York cade al fotofinish a Dallas, Golden State prosegue con Brooklyn il proprio momento d'oro.
Andrew Nicholson a canestro contrastato da Kyle Singler. Ap
Andrew Nicholson a canestro contrastato da Kyle Singler. Ap
Orlando Magic-Detroit Pistons 90-74 (tabellino)
Con un break di 21-0 approfittando di un digiuno dei Pistons durato ben 10 minuti e 15 tiri sbagliati consecutivi nel terzo quarto, Orlando torna al successo e ringrazia Detroit, l'unica squadra con cui aveva vinto nelle precedenti sette partite. Più del rookie Nicholson, top scorer, e del rientro di Redick, a spingere i Magic è il misero 32,9% al tiro dei Pistons, che sbagliando 14 triple su 17 e – seppur reduci da due vittorie nelle ultime tre partite – raccolgono la decima sconfitta su 12 partite giocate.
Orlando: Nicholson 15 (7/9, 1/2 tl), Afflalo 12, Redick e Davis 11, Nelson 10. Rimbalzi: Davis 14. Assist: Nelson e Redick 7.
Detroit: Monroe 19 (5/11, 9/11 tl), Stuckey 13, Prince 10. Rimbalzi: Prince e Monroe 8. Assist: Knight 5.
Per Pargo 28 punti in una serata da incorniciare. Ap
Per Pargo 28 punti in una serata da incorniciare. Ap
Cleveland Cavaliers–Philadelphia 76ers 92-83 (tabellino)
Cleveland interrompe una serie di sei sconfitte consecutive pescando il massimo in carriera da Jeremy Pargo, 28 punti dopo aver giocato solo tre delle prime dieci partite, affidandogli il timone dopo l'infortunio che sabato ha costretto la stellina Irving a un mese di stop per una frattura all'indice. Sul rientro di Phila, in una serata solo da 36% al tiro, grazie a un break di 22-7 fino al 79-77 a 3'30"' dalla fine, proprio Pargo avvia con un'entrata in acrobazia e consolida poi con una tripla il 13-0 che dà definitivamente la gara in mano ai Cavs sul +15 a 1'30'' dal termine. Cleveland condanna i Sixers, anche stavolta incapaci di andare i tre successi consecutivi e ancora privi di Bynum, controllando i tabelloni con Varejao, e con una gran serata da tre (13/23, con 4 triple a testa per Gee e Pargo, 3 di Miles), nonostante le tante perse. 
Cleveland: Pargo 28 (7/11, 4/8, 2/4 tl), Waiters 16, Gee 14, Miles 13, Varejao 10. Rimbalzi: Varejao 19. Assist: Waitetrs 6.
Philadelphia: Richardson 16 (4/7, 2/6, 2/2 tl), Holiday 16 (4/13, 2/3, 2/2 tl), N.Young 13, Turner 12, T. Young 11. Rimbalzi: T. Young 11. Assist: Turner 7.
Festa Pacers per Paul George e Lance Stephenson. Ap
Festa Pacers per Paul George e Lance Stephenson. Ap
Indiana Pacers–New Orleans Hornets 115-107 dts (tabellino)
Indiana batte New Orleans grazie a un parziale di 10-0 al supplementare chiuso dai tiri liberi della sicurezza di Hansbrough ma aperto da una tripla di George, il grande protagonista della serata, autore dopo il riposo di 33 dei 37 punti che sono il suo massimo in carriera: bravo ad approfittare degli spazi aperti dai pericoli creati in area da West e Hibbert (tripla doppia con 11 stoppate), stabilisce il record franchigia (superato Miller) di 9 triple segnate. Tre di queste arrivano durante il 14-3 che ribalta il match dall'83-90 a 4' dalla fine fino al +4 casalingo buttato via nell'ultimo minuto dagli errori dell'ex West: il pari di Aminu manda le squadre all'overtime perché negli ultimi 5"' i Pacers (tre mesi senza Granger) sbagliano il tiro vittoria con West, Hibbert, Hill e Stephenson. Oltre a Gordon, gli Hornets erano per la seconda gara di fila senza la prima scelta assoluta Anthony Davis (caviglia).
Indiana: George 37 (4/8, 9/13, 2/3 tl), West e Hill 16, Stephenson 12, Hansbrough 11, Hubbert 10. Rimbalzi: Hibbert 11. Assist: Hill 7.
New Orleans: Lopez 21 (3/17, 15/17 tSmith 18, Anderson 17, Aminu e Vasquez 14. Rimbalzi: Lopez 13. Assist: Vasquez 8.
Parker show contro i Celtics. Afp
Parker show contro i Celtics. Afp
Boston Celtics–San Antonio Spurs 100-112(tabellino)
Un Tony Parker ai limiti della perfezione vince la sfida con Rajon Rondo, che si consola solo in parte con la 35esima partita di fila in doppia cifra per assist (inseguendo le 37 di Stockton e le 46 di Magic). Il regista dei Celtics firma il rientro disperato fino al 98-104 a 3' dalla fine, poi in un minuto una sua persa e un errore al tiro vanifica la rimonta dal 76-90 di fuga che gli Spurs si erano ritagliati a 10 minuti dalla fine. Alla prima di un giro di sei gare in trasferta, San Antonio ha costretto Boston alla terza sconfitta nelle ultime quattro partite (tutte subendo più di 100 punti), mandando sei uomini in doppia cifra in una serata da 58,4% al tiro e segnando 58 punti in un'area insolitamente vulnerabile. Privi in ala sia di Leonard che di Jackson ma con il massimo stagionale tra i lunghi di Splitter, gli Spurs avevano allungato a fine terzo periodo sul +8, allungando il margine in doppia cifra in apertura del quarto con una tripla di Neal. Allarme difesa per Boston.
Boston: Rondo 22 (8/15, 0/1, 6/7 tl), Pierce 19, Bass 16, Garnett 14, Terry 12. Rimbalzi: Sullinger 7. Assist: Rondo 15.
San Antonio: Parker 26 (11/15, 1/2, 1/3 tl), Splitter 23, Duncan 20, Neal 12, Green e Blair 10. Rimbalzi: Duncan 15. Assist: Parker 6.
Gazzetta TV
Atlanta Hawks–Washington Wizards 101-100 dts (tabellino)
L'instant replay nega la prima vittoria stagionale a Washington, che così allunga il peggior inizio di stagione della propria storia a 10 sconfitte nelle prime 10 partite. Decisiva una tripla di Korver a 1''9 dalla fine dell'overtime perché, dopo il 98-100 segnato poco prima, l'mvp Wizards Seraphin ha sbagliato il gancio sull'ultimo assalto: a rimbalzo d'attacco Webster aveva corretto a canestro sulla sirena ma dopo la video review gli arbitri hanno annullato perché il tempo era scaduto. Ancora senza Wall, il debutto stagionale di Nenè non basta dunque a Washington, che a fine regolamentari aveva sbagliato il tiro del successo con Livingston dopo che lo stesso Nenè aveva fatto 1/2 ai liberi permettendo a Harris di impattare dalla lunetta a 3''7 dal termine. Per Atlanta, Smith il migliore mentre Horford sfiora la tripla doppia ma si ferma a 8 rimbalzi.
Atlanta: Smith 25 (11/19, 3/3 tl), Korver 16, Horford 15, Teague 14, Harris 13. Rimbalzi: Smith 12. Assist: Horford 10.
Washington: Seraphin 21 (10/21, 1/2 tl), Price 14, Ariza e Nenè 12, Webster 10. Rimbalzi: Ariza 15. Assist: Price 7.
Dwyane Wade ancora sugli scudi. Afp
Dwyane Wade ancora sugli scudi. Afp
Miami Heat–Milwaukee Bucks 113-106 dts(tabellino)
Costruito subito un +18 ma facendoselo rimangiare prima del riposo, Miami ha bisogno dell'overtime per domare i Bucks, trovando dai suoi Big Three 80 punti su 113, cui aggiungere i 17 di Allen. Nonostante la brutta giornata da tre (3/20 del trio Ellis-Jennings-Dunleavy), Milwaukee se la gioca dominando a rimbalzo, grazie agli 8 offensivi di Henson dalla panchina. Proprio sul suo canestro era arrivato l'84-91 esterno a 5' dalla fine che ha fatto sudare freddo gli Heat, capaci di rientrare sul 98 pari a 27” dalla fine su rimbalzo offensivo di LeBron James e anche di buttare il tiro della vittoria: Wade, al rientro dopo una distorsione al piede sinistro, si è beccato a 1'' dal termine la stoppata di Ellis. Ma al supplementare non c'è stata storia, fino alla tripla della staffa di Allen per il 109-100 a 1'07'' dalla fine.
Miami: Wade 28 (11/21, 6/8 tl), James 28 (9/17, 2/4, 4/8 tl), Bosh 24, Allen 17. Rimbalzi: Bosh 18. Assist: James 8.
Milwaukee: Jennings 19 (8/17, 1/8), Henson 17, Dunleavy 16, Harris 11, Dalembert 10. Rimbalzi: Henson 18. Assist: Jennings 6.
Kevin Durant immarcabile dai Clippers. Reuters
Kevin Durant immarcabile dai Clippers. Reuters
Oklahoma City Thunder–Los Angeles Clippers 117-111 dts(tabellino)
I Thunder fanno pagare lo scotto del noviziato ai Clippers, che si erano presentati a Oklahoma City ai vertici della Western Conference con otto vinte nelle prime dieci. In casa di Durant e Westbrook, Paul e Griffin inseguono per tutta la partita, agganciando la parità solo a 36 secondi dalla fine grazie a 7 punti in due minuti dopo che i californiani a tre minuti dalla fine erano ancora a -9. Si riapre così una partita condotta da Oklahoma City grazie anche alla capacità, in un contesto di grande atletismo e fisicità in entrambe le aree, di trovare una giornata da 47,8% al tiro dalla lunga distanza. Westbrook sbaglia l'ultimo tiro dei Thunder, che così lasciano l'ultimo assalto ai Clippers: Paul in giravolta dalla media distanza però manda sul ferro e si va all'overtime. Qui sono proprio due triple, con Durant e Westbrook, a dare a Oklahoma City il margine difeso con il 6/6 dalla lunetta ancora di Durant: condannati nel frangente da una persa di Paul e dalle triple sbagliate da Crawford e Barnes, i Clippers vedono sfumare quel settimo successo di fila che mancava da 21 anni.
Oklahoma City: Durant 35 (5/13, 2/6, 19/21 tl), Westbrook 23, Martin 20, Ibaka 15, Thabeet 10. Rimbalzi: Ibaka 12. Assist: Westbrook 9 .
LA Clippers: Griffin 23 (9/16, 5/8 tl), Crawford 20, Barnes 19, Jordan 12, Bledsoe 11. Rimbalzi: Jordan 10. Assist: Paul 9.
Palla contesa fra Marcin Gortat e LaMarcus Aldridge. Afp
Palla contesa fra Marcin Gortat e LaMarcus Aldridge. Afp
Phoenix Suns–Portland Trail Blazers 114-87 (tabellino)
Phoenix interrompe la serie di tre sconfitte consecutive trovando il massimo stagionale da Gortat, che infila 22 punti in tre quarti dopo essersi lamentato con coach e compagni dei pochi palloni ricevuti. E' coi lunghi (27/36 al tiro tra il polacco, O'Neal e Morris) che i Suns da 59,7% al tiro marcano la differenza con i Blazers troppo poco consistenti, un po' per le 20 perse e un po' per i soli 13 punti dalla panchina. Senza il pivot titolare Hickson per una distorsione alla spalla sinistra, è il 40,3% al tiro a interrompere a tre la striscia vincente di Portland.
Phoenix: Gortat 22 (11/14), Morris 19, O'Neal 17, Dragic 15, Tucker 11. Rimbalzi: Morris e Gortat 7. Assist: Dragic 8.
Portland: Lillard 24 (5/9, 2/4, 8/9 tl), Batum e Matthews 13, Leonard e Aldridge 12. Rimbalzi: Aldridge 7. Assist: Batum 4.
Gazzetta TV
Dallas Mavericks–New York Knicks 114-111 (tabellino)
Chiamato nel finale a tornare a fare l'eroe dopo un periodo in cui la maggiore fiducia nei compagni lo ha fatto riscoprire in versione altruista, Carmelo Anthony non ha trovato il canestro per espugnare Dallas: sul -1 riconquistato a 1'15'' dalla fine dall'ex Kidd (accoglienza calda per lui e per Chandler, campioni coi Mavs nel 2011), Melo ha prima cercato un contatto senza conquistare nessuna chiamata arbitrale, poi – dopo un errore di Collison – sull'ultimo tiro a 3''3 dalla fine si è alzato in sospensione ma ha sbagliato anche per il braccio proteso di Marion contro di lui. Senza i lungodegenti Stoudemire da una parte e Nowitzki dall'altra, New York non ha messo in campo quella che con 88,9 punti subìti di media era stata la miglior difesa della lega fin qui. Fatale lo sprint dato dai texani nella ripresa prima con Mayo, che nella seconda metà del terzo periodo ha infilato 10 punti per ribaltare il match da -8 a +4 per i Mavs, poi con un Carter da 14 punti nell'ultimo quarto: avanti anche 102-90 a metà ultimo periodo, Dallas è stata alla fine imprendibile per i Knicks.
Dallas: Mayo 27 (7/10, 3/7, 4/5 tl), Carter 25, Collison 19, Crowder 12, Kaman 10. Rimbalzi: Brand 8. Assist: Collison 7.
New York: Anthony 23 (5/12, 2/4, 7/8 tl), Chandler 21, Felton 18, Kidd 17, Smith 14, Wallace 11. Rimbalzi: Chandler 13. Assist: Felton 11.
Per Kobe Bryant 38 punti non sono bastati. Afp
Per Kobe Bryant 38 punti non sono bastati. Afp
Sacramento Kings–Los Angeles Lakers 113-97(tabellino)
Il one-man-show di Kobe Bryant finisce male e con lui la seconda partita di Mike D'Antoni sulla panchina dei Lakers, che chiudono così a sorpresa a Sacramento una serie di tre vittorie consecutive. I gialloviola tornano agli antichi vizi con 20 perse (che alimentano il 54,3% al tiro dei Kings), più di un terzo delle quali proprio da Kobe, che fatalmente ha finito per perdere lucidità in una serata in cui Gasol e Howard hanno chiuso con soli due canestri da due punti a testa, su 13 tentativi totali... Bryant aveva messo in piedi il suo spettacolo con 14 punti di fila a metà terzo quarto, con il picco di tre triple in 90”, buoni per tornare dal -11 al -4, ridotto poi dai Lakers anche a -1 all'inizio di un quarto periodo in cui è Meeks a segnare i primi 12 punti gialloviola. Proprio qui però arriva l'8-0 casalingo che vale l'85-76 Kings a 9' dalla fine: ancora Kobe pare ricucirlo sul 96-92 a 3' dal termine, subito stroncato però da una tripla di Thornton. Dalla lunetta poi Sacramento (che chiude una serie di 5 ko di fila) non solo difende il vantaggio ma lo dilata perché dall'altra parte i Lakers (ancora senza Nash e Blake) chiudono sparando a salve.
Sacramento: Thornton 23 (5/8, 3/5, 4/4 tl), Evans 18, Thompson Salmons e Brooks 13, Hayes 10. Rimbalzi: Thompson 10. Assist: Evans 6.
LA Lakers: Bryant 38 (6/11, 5/9, 11/13 tl), Meeks 15, World Peace 13, Morris 12. Rimbalzi: Gasol e Howard 9. Assist: Gasol 4.
Golden State Warriors–Brooklyn Nets 102-93 (tabellino)
Era in dubbio, eppure con due triple e 10 dei propri 23 punti sul finire del terzo quarto, Klay Thompson mette la firma sul successo Warriors su Brooklyn. Suggella poi Curry coi canestri che a cavallo degli ultimi due quarti valgono il 76-67 di Golden State, consolidando poi la doppia cifra di vantaggio fino al colpo di grazia con Lee e ancora con Thompson per il 100-86 a 2'30'' dalla fine. Reduci dalla sconfitta della sera prima contro i Lakers, a tradire i Nets, tra cui si salva il solo Lopez, la pessima serata dalla lunga distanza: 0/5 di Williams, limitato a 9 punti proprio da Thompson, e 0/4 di Watson nel contesto del 6/23 di squadra. Rinata intorno alla difesa e alla quarta vittoria in cinque partite, Golden State si gode il momento e per lunedì attende anche il ritorno in palestra dell'infortunato Bogut.
Golden State: Curry 25 (5/9, 2/4, 9/10 tl), Thompson 23, Lee 20, Landry 11.. Rimbalzi: Lee 13. Assist: Jack 9.
Brooklyn: Lopez 22 (10/16, 2/3 tl), Johnson 13, Blatche 11, Humphries 10. Rimbalzi: Blatche 7. Assist: Williams 8.

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