IL PROFESSIONISTA DEL BETTING

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mercoledì 28 novembre 2012

RISULTATI NBA DEL 28 NOVEMBRE


Kobe 40, ma non basta
Love sbanca Sacramento

Milano, 27 novembre 2012

Bryiant segna più punti del resto dei Lakers, che cedono in casa a Indiana. Philadelphia in volata su Dallas, Suns ok a Cleveland

Terza sconfitta in quattro partite per i Lakers di D'Antoni, cui in casa propria non bastano i 40 punti dell'influenzato Bryant per andare oltre i 77 punti segnati contro la difesa della bestia nera Pacers. Philadelphia vince col batticuore su Dallas, Love decisivo a Sacramento nel ritorno al successo di Minnesota dopo cinque successi, mentre Phoenix costringe Cleveland alla decima sconfitta nelle ultime undici partite.
Gazzetta TV
Philadelphia 76ers-Dallas Mavericks 100-98 
OJ Mayo sbaglia a 2''7 dalla fine i tiri liberi del possibile supplementare e sull'ultimo rimbalzo Jae Crowder manda sul tabellone la tripla in allontanamento della disperazione allo scadere. Philadelphia vince così la quinta gara delle ultime sei in casa pur vedendo riaprirsi nel finale una gara che pensava di aver chiuso quando a 5' dalla fine era avanti 91-81, sull'onda di un 12-0 costruito su sei perse di fila di Dallas e sui pasticci di Collison e Mayo. Loro due, insieme a Jones (0/5), mettono insieme 11 delle 15 perse dei Mavs che, privi per un altro mese di Nowitzki, avrebbero chiuso anche con 2/14 da tre senza Carter. E' proprio lui a riaprire il match quando Phila a 90'' dalla fine è a +7 e palla in mano: con una tripla e una virata ricuce fino al 100-98 a 37'' dalla fine prima degli errori finali di Mayo. Il 42,9% da tre permette ai Sixers di fare la partita ma non di chiuderla, imprecisa dalla lunetta e con 10 perse della coppia Holiday-Young, compensate in parte in area dai rimbalzi offensivi (11, sui 13 di squadra) del trio Brown-Young-Allen. Gara solida per Turner, miglior prestazione stagionale tra i texani dell'ex Brand, che viaggiava a 5,5 punti di media (la metà dell'anno scorso a Philadelphia), pagato dai Sixers 16 milioni, rispetto ai 18 che gli dovevano per gli ultimi due anni di contratto, per andarsene.
Philadelphia: Turner 22 (6/8, 2/4, 4/5 tl), Young 20, Holiday 18, Wayns 10. Rimbalzi: Richardson 8. Assist: Holiday 7.
Dallas: Kaman 20 (9/13, 2/2 tl), Marion e Brand 17, Carter 15, Collison 12, Mayo 11. Rimbalzi: Marion e Brand 8. Assist: Mayo 7.
Cleveland Cavaliers-Phoenix Suns 78-91 
Fin qui sconfitta cinque volte su sei fuori casa, ma alla seconda gara di un giro di sei trasferte, i Suns fanno vedere di poter vincere anche lontano da Phoenix, imponendo a Cleveland (35,7% al tiro) la decima sconfitta nelle ultime undici partite. Guidati da Dragic, Scola e Dudley, i Suns scappano con un 14-0 a fine terzo quarto, approfittando di 6 errori al tiro e 3 perse Cavs messi insieme soprattutto dalla coppia Pargo-Miles, fino al 62-75 di inizio quarto periodo, estendendo poi il break fino a 34-11 per il 91-70 di vantaggio. “Varejao ha fatto una partita fantastica, il resto della squadra ha fatto schifo”, sintetizza a fine serata Byron Scott, coach dei Cavs alla quarta partita in cinque notti, tutte perse. Alla sesta doppia doppia di fila, il brasiliano miglior rimbalzista Nba può tamponare solo in parte (6 rimbalzi d'attacco) il poco sostegno dai compagni di reparto (1/11 di Samuels e Thompson in coppia) e la confusione sul perimetro: alla perdurante assenza di Irving si è aggiunta quella di Gibson (gomito destro), e più che dal rookie Waiters (7/20, 7 assist e 3 recuperi nonostante una contusione alla mano) i danni arrivano da Pargo: 3/12 al tiro e 5 perse, 1/13 da tre complessivo insieme a Waiters e Miles (3/11 dal campo).
Cleveland: Varejao 20 (10/15), Waiters 16, Gee 12. Rimbalzi: Varejao 18. Assist: Waiters 7.
Phoenix: Dragic 19 (3/6, 3/5), Beasley 15, Scola 14, Dudley 11. Rimbalzi: O'Neal 6. Assist: Dragic 7.
Thompson in difesa su Love. Ap
Thompson in difesa su Love. Ap
 
Sacramento Kings-Minnesota Timberwolves 89-97 
Il rientro di Love, che aveva saltato le prime nove gare della stagione per la frattura alla mano, comincia a pagare dividenti per i Wolves: con 23 punti e 24 rimbalzi, massimo stagionale Nba, interrompe la striscia di cinque sconfitte consecutive di Minnesota, che in una partita a basse percentuali si assicura il decisivo controllo dei tabelloni grazie anche a Pekovic e Cunningham. Kirilenko, a suggello di due triple di Shved, aveva allungato fino all'85-76 a 7' dalla fine. Con Evans a proseguire sulla scia delle ultime buone prestazioni, Sacramento è rientrata fino all'89-91a 1'20'' dal termine con due liberi di Cousins, che però nell'ultimo minuto sbaglia i due tiri per riavvicinarsi ulteriormente, stoppato da Kirilenko a 50'' dalla fine prima di un tiro fuori equilibrio segnato proprio da Love per l'89-95 a 27'' dal termine. Concessi alle avversarie 88,5 punti nelle prime otto partite e 101,5 nelle ultime quattro, per i Wolves (senza Budinger, Roy e Rubio), decisivo aver ritrovato una difesa incisiva.
Sacramento: Cousins 20 (9/22, 2/2 tl), Evans 20 (7/11, 2/3), Thomas e Thornton 12. Rimbalzi: Evans 7. Assist: Evans 6.
Minnesota: Love 23 (6/9, 2/8, 5/8 tl), Ridnour 18, Pekovic 16, Kirilenko 14, Lee 10. Rimbalzi: Love 24. Assist: Barea 6.
Gasol e Bryant perplessi a Los Angeles. Ap
Gasol e Bryant perplessi a Los Angeles. Ap
Los Angeles Lakers-Indiana Pacers 77-79 
Un canestro a un decimo dalla fine di George Hill, che sul gioco a due resta con Gasol, lo supera in palleggio e poi appoggia il sottomano evitando la stoppata in aiuto di Howard, impone ai Lakers la terza sconfitta nelle ultime quattro partite. La difesa dei Pacers era attesa come un test per l'attacco di D'Antoni, che chiude con un misero 31,6% al tiro con 6/28 da tre. Sarebbe stato 1/17 da oltre l'arco, e 12/30 ai tiri liberi, senza un Kobe Bryant che, in dubbio fino a poco prima del match per un influenza, segna più di metà dei punti di squadra chiudendo con la partita numero 114 in carriera con almeno 40 punti. Kobe perde 9 palloni nei primi tre quarti, a un certo punto manda sul ferro nove tiri su dieci, ma è protagonista del 13-2 gialloviola nel terzo quarto nel festival degli orrori di una partita cominciata da Indiana con 1/23 al tiro e proseguita con un filotto di 14 errori Lakers su 18 tiri. Seppur con un pessimo 3/12 ai liberi, Howard è con 7/10 al tiro e 4 stoppate l'unica spalla per Kobe, perché il resto del quintetto mette insieme un 3/23 al tiro e dalla panchina californiana arrivano solo 5 punti con 2/15. Alla prima di quattro trasferte, i Pacers (al terzo successo di fila a L.A., bestia nera) confermano tutta la loro solidità riuscendo a portarla a casa con la difesa nonostante una serata da 36,7% al tiro (4/19 da tre) e con 17 perse, costruita anche sulla tripla doppia sfiorata (8 assist) da West, sul contributo dalla panchina di Mahinmi (7/10 ai liberi) e soprattutto su Hill autore dei decisivi due canestri negli ultimi 35''. In fuga 66-74 a quattro minuti dalla fine, Indiana si è fatta riprendere sul 74 pari a 1'55'' dal termine con Howard dopo aver sbagliato cinque tiri di fila. Poi però una persa di Kobe e lo 0/4 dalla lunetta di Howard e World Peace (23/43 complessivo Lakers alla fine) permettono a Hill di infilare il 74-77 e poi, dopo il pari sulla super tripla di Bryant a 24'' dal termine, di trovare il canestro decisivo sulla sirena.
LA Lakers: Bryant 40 (7/17, 5/11, 11/13 tl), Howard 17, Gasol 10. Rimbalzi: World Peace 12. Assist: World Peace 4.
Indiana: Hill 19 (6/8, 1/4, 4/5), West 16, George 12, Mahinmi 11. Rimbalzi: West 10. Assist: West 8.

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