IL PROFESSIONISTA DEL BETTING

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sabato 17 novembre 2012

RISULTATI SERIE B, GIORNATA 15


Ora il Livorno è secondo
Modena frena, Juve Stabia ok

Milano, 17 novembre 2012

15ª giornata di B: i toscani superano 2-0 il Varese e agganciano il Verona. Gli emiliani fanno 1-1 con l'Ascoli, mentre a Spezia c'è il colpaccio (3-2) della squadra di Braglia. Domani alle 12.30 posticipo con la capolista Sassuolo a Brescia

In attesa di vedere la capolista Sassuolo (posticipo domani alle 12.30 a Brescia), la 15ª giornata di Serie B regala il secondo posto al Livorno. I toscani ottengono un successo per 2-0 col Varese grazie alle reti di Belingheri e Siligardi. Il Modena fa 1-1 con l'Ascoli, mentre Spezia-Juve Stabia finisce 2-3. Nell'anticipo di ieri il Verona non è andato oltre l'1-1 con il Cesena.
Belingheri esulta per la rete dell'1-0 sul Varese. LaPresse
Belingheri esulta per la rete dell'1-0 sul Varese. LaPresse
EMPOLI-GROSSETO 3-2 — Ormai è chiaro. Quest’Empoli fa soffrire, prende sempre tanti gol (è la peggior difesa della serie B), ma gioca, diverte e segna, parecchio. Nel derby contro il Grosseto, con un avvio tutto dedicato alle popolazioni colpite dall’alluvione in Maremma e alle vittime degli allagamenti, i primi minuti sono stati di marca biancorossa, ma solo perché Lupoli alla prima occasione ha colpito. Per la squadra di Sarri andare sotto di un gol dopo un paio di minuti è stato traumatico. A questo si è aggiunto un arbitraggio confusionario, con Cervellara che ha dato adito a diversi dubbi sulle sue scelte. Nonostante il nervosismo che nel primo tempo si era creato in campo, nella ripresa gli azzurri hanno aggredito fin da subito la squadra di Somma ribaltando la situazione in quindici minuti o poco più. I gol: al 2' minuto di gioco Lupoli si ritrova davanti a Bassi, il portiere respinge proprio sull'attaccante che è solo davanti alla porta e insacca. Il pareggio dell'Empoli arriva allo stesso minuto della ripresa con Tavano che corregge un tiro angolato di Camillucci. Gli azzurri sono lanciatissimi e Moro trova il raddoppio e il sorpasso al 14'. Ancora Empoli in avanti con Tavano al 16' con un tiro a girare. Poi Antonazzo accorcia le distanze sul 3-2 al 26' con un colpo di testa su corner. Nel finale espulso Sarri per aver oltrepassato l’area tecnica. (Giacomo Cioni)
LANCIANO-BARI 0-3 — Il Bari trova vita facile a Lanciano e recrimina per i punti persi nelle ultime settimane. Le squadre si affrontano con gli stessi punti in classifica, che però non coincidono con la reale differenza di valori espressi in campo. I pugliesi arrivano a Lanciano con soli due punti conquistati in sei partite. La squadra di Torrente mostra personalità, attende il momento opportuno e punisce un Lanciano che si presenta in campo con la novità Bacchetti al posto di Scrosta. La partita del centrale dura poco per un brutto colpo subito in testa, che favorisce l’esordio di Gouano. La supremazia a centrocampo dei pugliesi è la chiave della partita. Il gol del vantaggio pugliese nasce da una invenzione di Galano con tiro di Caputo, respinto di piede da Leali in area, con Sciaudone lesto a mettere in rete, anticipando Rosania. Il raddoppio arriva poco dopo con Caputo che si libera in area e anticipa Leali. Per Gautieri i soliti problemi in avanti con una difesa in emergenza, lenta nelle chiusure su un Caputo molto ispirato e Fedati molto mobile. Il Lanciano ci crede e nella ripresa sostitusce Testardi con Falcone. Mostra più brio ma nulla più. Là davanti non pungono. Alla prima ripartenza il Bari triplica. Fallo di Gouano su Fedato in area con conseguente rigore. S’incarica del tiro Caputo che arriva a quota sei nella classifica cannonieri. Leali è sempre l’ultimo ad arrendersi e al 13’ della ripresa riesce a parare un pericolosissimo tiro di Fedali. La generosità del Lanciano si può racchiudere nell’impegno di Vastola che al 29’ sfiora il gol che la squadra di Gautieri avrebbe meritato per il grande impegno profuso per tutta la ripresa, nonostante il pesante passivo e l’evidente superiorità tecnica del Bari. (Fiorenzo Carlini)
LIVORNO-VARESE 2-0 — Il Livorno non si ferma più. Terza vittoria consecutiva e decimo successo in 15 giornate per gli scatenati amaranto toscani che raggiungono il Verona sul secondo gradino di classifica I labronici, schierati con un accorto 3-5-2 (solo panchina, almeno per i primi 72', per Siligardi), hanno liquidato due a zero il Varese, in campo senza i bomber Ebagua (squalificato) e Neto Pereira (infortunato). Bella gara, fra due squadre destinate a recitare un ruolo di primissimo piano nel torneo. I locali ben presto aprono le marcature: è il 12' quando Schiattarella effettua un ottimo lavoro sulla destra e mette in crisi la difesa biancorossa ospite. Cross al bacio per Belingheri che da sotto misura incorna e supera l'incolpevole Bressan. Il Varese, con il suo solido 4-4-2, prova a reagire, ma, al 30' spreca una ghiottissima opportunità: conclusione di Grillo dai venticinque metri, la palla finisce dalle parti di Martinetti che, sul filo dell'off side, tutto solo, ha il tempo di aggiustarsi la palla e, da non più di otto metri, va al tiro rasoterra. Fiorillo (bravissimo) si tuffa sulla propria sinistra e salva. Uno a zero all'intervallo. I lombardi spingono con generosità nei primi minuti della ripresa. Al 3' ci prova Momentè da fuori: para Fiorillo. Il Livorno replica in contropiede: al 17', su assist di Paulinho, Schiattarella non riesce ad addomesticare il pallone di fronte a Bressan. Nel finale, Varese tutto in avanti, con il Livorno 'costretto' a rafforzare gli ormeggi, con gli innesti dei difensori Ceccherini e Salviato. Nella più classica azione di rimessa, nel primo minuto di recupero (46'), i locali raddoppiano. In velocità Belingheri va via dalla linea di metà campo e sulla disperata uscita di Bressan offre a Siligardi, che, a porta sguarnita sigla, facilmente, la sua ottava rete stagionale. I labronici vincono, convincono e continuano a cullare sogni di gloria. (Fabio Giorgi)
L'esultanza del Modena al gol di Pagano. LaPresse
L'esultanza del Modena al gol di Pagano. LaPresse
MODENA-ASCOLI 1-1 — Nonostante una supremazia territoriale espressa soprattutto nel primo tempo, il Modena rallenta la sua corsa (era reduce da due vittorie di seguito) e deve accontentarsi di un pareggio nel match casalingo con l'Ascoli. Salva probabilmente la sua panchina Silva, che dopo una serie negativa (4 k.o. nelle ultime 4 gare) porta a casa un pareggio importante che garantisce un po' di tranquillità al clan marchigiano. Il Modena ha più di un motivo per rammaricarsi se non altro perchè nella ripresa sull'1-1 ha sbagliato un rigore con Ardemagni che ha calciato malissimo, un rasoterra che ha agevolato la parata di Guarna. Rigore conquistato dallo stesso Ardemagni per fallo da dietro di Prestia poi ammonito nella circostanza. Nel primo tempo Modena subito vicino al gol con un colpo di testa di Gozzi e la palla che finisce poco distante dal palo. Insiste la squadra di Marcolin e sulla conclusione da lontano di Moretti (8'), Guarna devia sul palo salvando la propria porta. Ascoli in vantaggio al 18': un pasticcio difensivo di Andelkovic favorisce la conclusione ravvicinata di Zaza. Il Modena insiste nella propria azione, prova diverse conclusioni da fuori ma la mira non è delle migliori. Al 31' di testa Moretti non ci arriva a due passi dalla porta avversaria. Nel finale del primo tempo, il pareggio: Pagano riceve dalla sinistra e con un preciso rasoterra segna la sua prima rete in gialloblù. Nella ripresa il gioco del Modena risulta meno fluido. Il rigore fallito da Ardemagni sembra spegnere la squadra di casa che inizia ad attaccare a testa bassa ma in modo confuso, nonostante le quattro punte inserite da Marcolin con gli ingressi di Greco e Surraco e alla fine anche di Stanco. Nei minuti conclusivi l'Ascoli si fa vivo con Zaza che provoca qualche brivido ai modenesi. (Paolo Reggianini)
PADOVA-CITTADELLA 3-1 — Chiamatelo l’uomo dei derby. Meglio se all’ultimo respiro. Andrea Raimondi ne ha fatta un’altra delle sue. Dopo aver deciso la sfida con il Verona, oggi ha demolito un Cittadella a cui il pareggio poteva stare pure stretto. Due reti, a cavallo del 90’, valgono al Padova tre punti che sono ossigeno dopo gli ultimi tentennamenti. L’inizio è col botto, con Cutolo dopo 4’ a sbloccare la gara. Troppa la libertà di tiro concessa al funambolo biancoscudato, che dal limite trova uno spiraglio alla sinistra di Cordaz. Il Cittadella arranca e lascia il pallino in mano al Padova che sfiora il raddoppio al 19’ con Obiorah e al 20’ con Galli, entrambi con la testa. Poi, i granata prendono le misure e premono: Giannetti al 23’ prova il destro dalla distanza (alto), due minuti più tardi Schiavon colpisce il palo su assist di Maah. Alla mezz’ora episodio dubbio per mani di Trevisan in area, poi Anania è sicuro sulle conclusioni dal limite di Schiavon (41’) e Giannetti (42’). Ed è del biondo attaccante scuola Juve il guizzo che porta alla parità, quando ad inizio ripresa (52’) raccoglie in area piccola un cross di Schiavon sporcato da Maah: 1-1. Di Roberto dalla distanza (58’) certifica poi la pressione granata, con il Padova a faticare nonostante le forze fresche di Raimondi e Granoche in avanti. Si procede a fiammate: Farìas prima viene fermato in maniera dubbia in area (61’), poi viene anticipato di un soffio da Martinelli. Dall’altra parte, il fenomeno è Giannetti, che si vede rimpallare sulla linea una stoccata dall’area piccola (70’). E quando tutto sembra dire che sarà pareggio, ci pensa Raimondi, che a un minuto dallo scadere lascia partire un’incredibile stoccata dai 30 metri che si infila sotto l’incrocio, e all’ultimo secondo, spinge in rete un comodo assist di Farìas per il definitivo 3-1 che fa esplodere l'Euganeo.(Carlo Della Mea)
PRO VERCELLI-CROTONE 0-2 — Il Crotone con Migliore e Torromino conquista i primi tre punti lontano dall’ Ezio Scida, battendo la Pro Vercelli col risultato finale di 2-0. I calabresi passano al Piola con il minimo sforzo, complice anche una Pro Vercelli abulica e senza idee. La prima rete dei rossoblù arriva al 40’ del primo tempo: Calil sul filo del fuorigioco, serve una bella palla a Migliore, che con la difesa bianca che sta a guardare, trafigge Valentini. Il primo tempo trascorre senza altri sussulti,. Nella ripresa la Pro scende in campo con più grinta, ma non basta. Quando i padroni di casa sembrano crescere, ecco il secondo gol del Crotone, al 33’: Torromino, appena entrato sul rettangolo verde e al secondo pallone toccato, vince un rimpallo con Ranellucci e va dritto in porta. Il difensore bianco, neppure cinque minuti dopo lascia il campo, per doppio giallo. La Pro in inferiorità numerica e sotto di due reti, prova a riaprire una gara ormai segnata. Senza fortuna. Il Crotone vince e guadagna tre punti importantissimi: la Pro esce dal campo tra i fischi dei tifosi che levano un coro all’ex allenatore Maurizio Braghin. (Raffaella Lanza)
REGGINA-TERNANA 1-1 — Un pareggio tutto sommato giusto, che premia la volontà della squadra di casa di non arrendersi mai. Il vantaggio degli ospiti ha suonato come un campanello d’allarme, così gli amaranto per la prima volta in questo campionato conquistano il terzo risultato utile di fila. Il rammarico degli umbri, quello di non aver finalizzato il 2-0 con Maniero. Reggina e Ternana dopo 11 anni di scena al Granillo, con i due tecnici, Dionigi e Toscano, nelle vesti di ex per i loro trascorsi da calciatori nelle rispettive squadre. Partita che si infiamma dopo 14’ di gioco, quando il difensore amaranto Ely, in uno scontro a metà campo con Litteri si vede sventolare il cartellino rosso per dal direttore di gara per gioco scorretto, con l’attaccante umbro a riprendere il proprio posto dopo l’intervento dello staff medico. Attimi di tensione in campo con un capannello che si forma attorno all’arbitro e l’allenatore Dionigi, su segnalazione del quarto uomo, viene allontanato dal terreno di gioco (la terza volta in questa stagione). L’espulsione dell’italo-brasiliano costringe la panchina amaranto a provvedere alla prima sostituzione: fuori l’attaccante Fischnaller e dentro il difensore Di Bari. Al 29’ il primo tiro in porta della gara con Rizzo, il quale da fuori area impegna Ambrosi in angolo. Alla mezzora si ristabilisce la numerazione in campo, poiché l’arbitro espelle Nolè per doppia ammonizione. Partita nervosa, così prima dell’intervallo finisco sul taccuino dell’arbitro anche Vitale e Lauro, ma di gioco neanche a parlarne. Ad inizio ripresa il primo tiro in porta degli ospiti con Lauro ma Baiocco è attento, così come al 15’ quando devia in angolo un bolide di Vitale. Reggina che potrebbe passare in vantaggio al 16’: punizione battuta da Sarno e Ciofani nel tentativo di rinviare di testa per poco non batte il suo portiere, il quale si distende alla sua sinistra e respinge in angolo. Al 21’ la Ternana passa in vantaggio: angolo battito da Vitale e il nuovo entrato Maniero di testa trafigge Baiocco (0-1). Al 27’ dopo 6 mesi si rivede in campo Campagnacci che prende il posto di Rizzo. Al 29’ la Reggina reclama un calcio di rigore per un fallo di mano di Lauro su tiro di Sarno. E’ sempre la squadra ospite a rendersi pericolosa (33’) con Maniero che da ottima posizione si fa ipnotizzare da Baiocco che devia in angolo. Al 38’ la Reggina in un batti a ribatti pareggia con Viola, il quale approfitta di un rimpallo e di sinistro batte Ambrosi (1-1). Dopo quello col Varese un altro pareggio interno per la Reggina, mentre la Ternana dopo tre sconfitte di fila torna a casa con un punteggio positivo. (Lorenzo Vitto)
Danilevicius festeggia la vittoria della Juve Stabia. LaPresse
Danilevicius festeggia la vittoria della Juve Stabia. LaPresse
SPEZIA-JUVE STABIA 2-3 — Due volte in vantaggio con Danilevicius, sempre ripresa. Poi la Juve Stabia, quando lo Spezia spinge per vincere la partita, manda in gol Di Cuonzo e festeggia il successo al 'Picco'. Parte fiacca la partita, con due tiri alti di Dicuonzo e Caserta, fino alla mezzora, poi al 36' lo Spezia si fa vedere con una conclusione di Garofalo (ben smarcato da Okaka) da posizione defilata. Nocchi para senza problemi. Al 40', però, è incontenibile sulla sinistra Acosty. Passaggio dal centrocampo, controllo, rientro sul destro e tiro sul quale Danilevicius mette la testa, a centro area e infila Iacobucci sulla sua sinistra: 1-0. I padroni di casa partono forte nella ripresa e arrivano al pari: punizione di Garofalo, testa di Okaka a centro area e acrobazia di Sansovini che fissa l'1-1. La Juve Stabia non accusa il colpo e al 23' va di nuovo in vantaggio, grazie a Danilevicius (sesto gol stagionale). Dopo l'occasione sprecata da Antenucci in contropiede, Benedetti rischia il secondo giallo su Cellini lanciato sulla fascia. Sulla conseguente punizione, arriva il traversone rasoterra di Genevier dalla destra, sul quale vanno a vuoto Benedetti e Cellini in scivolata, ma non Danilevicius che sbuca alle spalle di Goian e a porta vuota, sul secondo palo, realizza l'1-2. Spreca malamente Sammarco al 30', cercando di infilare tra le gambe il portiere Nocchi che gli esce incontro, dopo un disimpegno sbagliato della difesa, poi Antenucci fa 2-2 di destro da centro area. La Juve Stabia non ci sta e in contropiede fissa il definitivo 2-3 al 43', con gli spezzini che protestano per un fallo di mano (Goian si becca il secondo giallo e finisce negli spogliatoi) e Di Cuonzo che la mette dentro ed esplode di gioia con i compagni. Nel finale un super Iacobucci, evita il tracollo ligure, sulle conclusioni di Improta e Cellini. (Marco Magi)
VICENZA-NOVARA 2-1 — Il Vicenza del secondo tempo batte meritatamente il Novara e torna alla vittoria dopo 7 turni di digiuno. Breda lancia titolare Giandonato al posto di Pinardi. Timide le due squadre in avvio. Per il Vicenza ci prova Giacomelli dopo 3’, ma il mancino rasoterra si perde sul fondo. Risponde il Novara con Gonzalez e Faragò senza fare male; i tempi sono però maturi (21’) perché la formazione di Perrone timbri il vantaggio. Faragò entra in area, elude l’intervento di Brighenti e beffa Pinsoglio grazie ad una leggera deviazione di Giandonato. Squillo biancorosso al 40’: Plasmati prolunga di testa per Giacomelli che impegna col destro Bardi. Molto diverso il Vicenza della ripresa (soprattutto grazie all’inserimento di Semioli per Malonga), che al 18’ pareggia con Castiglia, bravo a correggere in rete col piatto destro la sponda aerea di Plasmati. I biancorossi raddoppiano al 25’ su calcio di punizione dove Gentili svetta per il secondo gol personale con la maglia del Vicenza. Al 35’ Del Prete trattiene Padalino, rimedia il secondo giallo e quindi l’espulsione. La squadra di Breda rischia di chiudere la partita nel giro di un minuto, prima con un bel destro di Martinelli deviato, poi con un colpo di testa di Plasmati che termina a lato di poco. Al 39’ l’encomiabile Padalino recupera palla e propizia l’occasionissima per Plasmati che solo davanti al portiere non riesce a segnare. (Marta Benedetti)

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