IL PROFESSIONISTA DEL BETTING

IL PROFESSIONISTA DEL BETTING
IL PROFESSIONISTA DEL BETTING

venerdì 4 gennaio 2013

DELUDE GALLINARI


Gallo abulico, male Denver
Spurs spazzati via dai Knicks

Milano, 04 gennaio 2013

Danilo, ben marcato da Kirilenko, chiude con 4/11 dal campo nella sconfitta interna dei Nuggets per 101-97. Nuovo infortunio per Kevin Love. New York demolisce S. Antonio: decisivi J.R. Smith e Prigioni

Gazzetta TV
Danilo Gallinari e Denver confermano i loro alti e bassi e Minnesota ne approfitta per passare in Colorado. New York demolisce San Antonio, alla quarta gara in cinque giorni
Denver Nuggets-Minnesota Timberwolves 97-101 
(tabellino)
Più forte della sfortuna. Già senza Ricky Rubio, Minnesota (15 vinte-14 perse) perde per infortunio anche Kevin Love (distorsione a un dito della mano destra, quella che gli è costata il primo mese e mezzo di stagione) ma riesce ugualmente ad imporsi a Denver (18-16), che aveva vinto le ultime 8 gare casalinghe compresa quella di martedì contro i lanciatissimi Clippers. Al naufragio dei Nuggets partecipa anche Danilo Gallinari: l’azzurro gioca una partita anonima, gravato anche da problemi di falli, e chiude con 12 punti e un brutto 4/11 dal campo con 3/7 da dietro l’arco. Gallo ha sofferto la marcatura dell’Europlayer Andrei Kirilenko per la prima parte di gara, poi si è visto fischiare due falli in 19” su Love poco prima dell’intervallo. In attacco è stato costretto a cercare soluzioni forzate dal perimetro, in difesa ci ha messo una buona intensità senza però riuscire a fare la differenza. La sconfitta dei Nuggets, la miglior squadra Nba sotto canestro demolita però 52-39 a rimbalzo, si è materializzata negli ultimi 8’20”: sotto 83-77, Minnesota ha girato grazie a 12 punti di Barea (“E’ stato incredibile” lo ha elogiato coach Adelman) e con 10 degli ultimi 13 tiri a bersaglio una partita che Ty Lawson (12 punti nel periodo conclusivo) sembrava aver consegnato ai Nuggets. La notte da comprimario di Gallinari parte con uno 0/3 al tiro nel primo quarto, che Denver chiude avanti 25-23 grazie a un suo libero dopo aver toccato il 24-15 con gli assist di Miller (8° giocatore della storia con 15.000 punti e 7.500 assist) e ai punti di Koufos (nuovo massimo stagionale). Minnesota tira col 36% nel primo tempo, ma approfitta di Love (doppia doppia già prima del riposo) e dei troppi falli di Denver (17 nei primi due quarti, tanti quanti i tiri a bersaglio) per tornare negli spogliatoi avanti 47-43. Gallinari si fa notare in avvio di ripresa, quando prima con una schiacciata e poi con una tripla alimenta la fuga che porta Denver sul 66-56 con 4’23” da giocare. Minnesota perde Love, ma riesce a ricucire fino al 70-69 da cui i Nuggets iniziano l’ultimo quarto. Lawson, partito dalla panchina per i postumi di un infortunio al tendine d’Achille sinistro, piazza i primi 8 punti del periodo e alimenta la fuga di Denver fino al 83-77 con 8’20” da giocare. I Twolves però trovano in Barea (aiutato da Ridnour) l’uomo giusto per cambiare la partita e vincere per la seconda volta in 3 gare. (Davide Chinellato)
Denver: GALLINARI 12 punti (1/4 da due, 3/7 da tre, 1/2 tiri liberi), 3 rimbalzi, 1 assist, 1 recupero, 1 palla persa e 4 falli in 27’47”. Koufos 16 (8/10), Lawson 16 (5/6, 1/3, 3/3 tl), Iguodala 14. Rimbalzi: Koufos 7, Iguodala 7. Assist: Miller 10. 
Minnesota: Barea 17 (4/7, 2/3, 3/4 tl), Shved 17 (6/9, 1/4, 2/2 tl), Ridnour 14, Kirilenko 14. Rimbalzi: Love 17. Assist: Shved 5, Barea 5.
 
Gazzetta TV
New York-San Antonio 100-83 
(tabellino)
Dopo sette vittorie consecutive gli Spurs (26-9), alla loro quarta partita negli ultimi cinque giorni, cadono al Madison Square Garden. I Knicks (22-10) giocano una buona pallacanestro, difendono alla grande e scappano via all’inizio dell’ultimo quarto. Parte bene Carmelo Anthony il quale trova il canestro con continuità. Gli Spurs, invece, fanno parecchia fatica e a metà primo quarto devono registrare l’incredibile infortunio di Stephen Jackson. Il giocatore di San Antonio, infatti, si procura una distorsione alla caviglia destra inciampando su una cameriera la quale, accovacciata a bordocampo, stava prendendo l’ordinazione del sindaco newyorchese Bloomberg seduto in prima fila. Infortunio dai connotati surreali, ma la Nba è anche questa. Uno Stoudemire ancora lontano da una condizione accettabile, intanto, rallenta New York nel secondo quarto, ma le triple di Novak e Smith tengono dietro gli Spurs e portano New York al riposo in vantaggio 42-40. I Knicks cambiano marcia nel terzo quarto quando un ottimo Prigioni e JR Smith si alzano dalla panchina. L’argentino in regia è un professore e contro il suo amico Manu Ginobili disputa la sua miglior prestazione nella Nba. Gli Spurs sembrano avere poche energie e vanno definitivamente k.o. quando New York apre l’ultima frazione con un parziale di 15-2 e scappa al +20. Smith delizia il pubblico del Garden con un paio di giocate da cinema (inclusa una splendida schiacciata su assist di Prigioni) e coach Popovich così decide di gettare la spugna dando spazio alle riserve. (Simone Sandri)
New York: Anthony 23 (7/15, 2/5), Smith 20, Novak 15. Rimbalzi: Chandler 14. Assist: Prigioni 9. San Antonio: Neal 12 (2/6, 1/5). Rimbalzi: Duncan 6. Assist: Parker 6.

Nessun commento:

Posta un commento